Prima di installare una distribuzione Linux (nel nostro caso Ubuntu) è buona regola partizionare l’hard disk nella maniera giusta, in modo da avere un sistema meglio organizzato e pronto a lavorare al meglio.
In questo articolo vedremo in particolare come fare per separare il sistema operativo dai nostri dati, così da proteggerli in caso di crash o reinstallazioni del sistema operativo.
Ma partiamo dalle partizioni: in un hard disk ci possono essere al massimo 4 partizioni primarie che possono ospitare file, s.o. e dati in genere, non possono quindi contenere altre partizioni. Nello stesso hard disk ci può essere al massimo 1 partizione estesa (la combinazione max è quindi 3 primarie e 1 estesa) che non è adatta a contenere file ma solo altre partizioni, chiamate logiche (max 62) e che si utilizzano come quelle primarie. Aggiungiamo che Ubuntu si può benissimo installare in una partizione logica, al contrario Windows preferisce una partizione primaria e che sia anche la prima.
Torniamo a noi, e prendiamo in considerazione un’installazione di Ubuntu separando il sistema operativo dai programmi installati e dai nostri dati; facciamo un backup dei nostri dati e avviamo Gparted Live, oppure Ubuntu Live e apriamo Gparted. Eliminiamo tutte le nostre partizioni così da avere l’hard disk completamente libero, e iniziamo a creare le partizioni.
PRIMA PARTIZIONE (/)
E’ la partizione primaria che ospiterà Ubuntu, montata in / formattata in ext4 e grande 3-4 GB.
SECONDA PARTIZIONE (swap)
E’ la partizione primaria dedicata allo swap, memoria virtuale di supporto alla RAM. Nei computer di ultima generazione non è di grande importanza, comunque 512 MB-1 GB sono più che sufficienti.
TERZA PARTIZIONE (Estesa)
A questo punto con lo spazio rimanente creiamo una partizione estesa che ospiterà le tre seguenti partizioni logiche.
PRIMA PARTIZIONE LOGICA (/home – ext4)
E’ la partizione dedicata all’utente, al desktop e ai dati, quindi potete assegnarle quanto spazio volete (nel mio caso 6 GB).
SECONDA PARTIZIONE LOGICA (/usr – ext3)
E’ la partizione in cui vengono installati tutti i programmi che utilizziamo e che installeremo nel tempo. A meno che non utilizziate programmi di grosse dimensioni, 5 GB sono sufficienti.
TERZA PARTIZIONE LOGICA (/archive opp. /mnt/data – ext3)
Quest’ultima partizione è dedicata a tutti i nostri dati, backup..file di ogni tipo insomma. Possiamo dedicarle tutto lo spazio rimanente in modo da avere una bella fetta per i nostri video, foto, musica e quant’altro.
A questo punto applichiamo le nostre modifiche spuntando la “V” verde in alto di Gparted, attendiamo il termine della procedura e passiamo all’installazione, nella quale sceglieremo il partizionamento manuale e assegneremo alle partizioni corrispondenti i punti di mount di cui sopra (/, /home, /usr, /archive).
Una volta installato il sistema potrebbe capitare di non avere i permessi di scrittura su /archive e soprattutto su /mnt/data. Risolviamo aprendo il terminale e digitando questa riga di codice: sudo chmod 777 /mnt/data (opp. sudo chmod 777 /archive).
Così facendo abbiamo il nostro Ubuntu separato dai nostri dati, snellendo così le procedure di aggiornamento OS o di reinstallazione, che avverrà naturalmente sempre su /.